Attesa per la decisione del Riesame su Savoini. I legali dell’ex portavoce di Salvini hanno chiesto la restituzione del file audio del Metropol. Il Riesame respinge la richiesta.
MILANO – Il Riesame ha definito legali i sequestri dei materiali di Savoini. I legali dell’uomo chiave (per l’Italia) del caso Moscopoli avevano chiesto la restituzione del materiale tra cui l’audio del Metropol. L’ipotesi degli inquirenti è che italiani e russi abbiano lavorato per un finanziamento illecito al Carroccio.
Vince dunque la posizione dell’accusa, che ha presentato l’audio come una notizia di reato e per questo le perquisizioni e i sequestri effettuati nel mese di luglio sono legittimi.
Il Riesame respinge la richiesta di dissequestro dei materiali di Savoini
Il Tribunale di Milano ha deciso di respingere la richiesta del legale di Savoini, che aveva chiesto l’annullamento dei sequestri e delle perquisizioni a carico del presidente dell’Associazione Lombardia Russia.
La richiesta dei legali di Savoini e la posizione dell’accusa
Durante l’udienza al Riesame il legale di Savoini aveva ribadito l’inutilizzabilità del file audio perché sarebbe da considerarsi illegittimo il decreto di perquisizione. La decisione del sequestro da parte della Procura di Milano è stata basata su una registrazione fatta non si sa da chi e per questo deve essere annullata insieme ai sequestri che sono stati effettuati il 15 luglio.
L’accusa aveva invece evidenziato l’importanza nell’indagine di questo file audio. Il Riesame ha respinto la richiesta del legale di Savoini definendo legali e legittimi i sequestri.
Le ultime novità sul caso Moscopoli
Le indagini sul caso Moscopoli non si fermano. Nei giorni scorsi BuzzFeed ha svelato l’identità di due delle tre persone russe che erano presenti al Metropol. Si tratta di profili vicini all’estrema destra russa e di conseguenza a Putin. Resta ancora da identificare l’ultimo dei sovietici che ha partecipato all’incontro con la delegazione leghista.
Nessuna particolare novità per quanto riguarda il filone italiano. Sul registro degli indagati sono stati iscritti Savoini, Vannucci e D’Amico. Ma gli accertamenti da parte degli inquirenti continueranno nelle prossime settimane per verificare il coinvolgimento di altre persone.
fonte foto copertina https://www.facebook.com/gianlucasavoini